Probabilmente l'orientamento di questo post non farà particolare piacere a molti di voi, ma ho deciso di parlare di Urban Spam e di affrontare l'argomento non dal lato del consumatore vedendo esclusivamente la componente invasiva della strategia, quanto piutosto la componente creativa e rivoluzionaria insita nella stuttura e nei messaggi.
Il principio non si allontana molto da quello che è lo spam virtuale, esattamente l'Urban Spam consiste nel bombardare il consumatore di messaggi pubblicitari senza fargli percepire la sensazione di essere in presenza di un contesto promozionale aggirando le sue difese naturali da quello che sono i condizionamenti al pensiero di acquisto e ri-acquisto ottenendo quindi maggior successo sull'inconscio del prospective customer.
Il fatto che agisca proprio aggirando le difese del consumatore e quindi senza avvertirlo della situazione di cui è protagonista rende l'Urban Spam una pratica definita invasiva e poco "gentile". Questo però non la rende meno efficacie nè meno originale.
Infatti se vogliamo "statisticare" circa il successo di questo tipo di Ad, notiamo come questo abbia una afficienza di richiamo del 60% dei casi e di appealing del 45%. Infatti, ad oggi pur di evitar di recare una sensazione di intromissione nel mondo del consumatore, si cerca in ogni modo di raggiungere l'obiettivo con la maggior creatività, simpatia e orginalità nella proposta.
Qui di seguito una breve presentazione che ne illustra il processo negli anni.
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