Nata all’inizio degli anni settanta, sull’esempio di analoghe iniziative del mondo anglosassone, Pubblicità Progresso ha letteralmente “inventato” una nuova categoria della comunicazione, del tutto sconosciuta - fino ad allora - in Italia. La dimostrazione più tangibile:
Pubblicità Progresso è entrata di slancio nel vocabolario quotidiano degli italiani, ritagliandosi un ruolo e una funzione sempre più rilevanti. Diventando anzi, e non tanto paradossalmente, sinonimo di pubblicità “sociale”. Di qualunque pubblicità svincolata dalla presenza del prodotto e dal relativo invito al consumo. L’effetto di Pubblicità Progresso sulla comunicazione “sociale” è stato molteplice. Ha posto le basi per una presa di coscienza delle istituzioni sul valore globale della comunicazione. Ha dimostrato concretamente, con il successo delle proprie iniziative, l’utilità di un intervento pubblicitario professionale ineccepibile. Ha contribuito, con la creazione di uno spazio comunicazionale più “libero”, a una valorizzazione della pubblicità italiana e dei suoi operatori. Ha favorito l’ingresso della pubblicità, e della comunicazione in genere, tra gli strumenti operativi di enti, istituzioni, pubblica amministrazione e organizzazioni che operano nel sociale. Non è un caso dunque se oggi si assiste al proliferare di iniziative meritorie, rivolte a problemi di ogni sorta.
Non passate indifferenti di fronte a chi a bisogno di aiuto, un giorno potreste aver bisogno voi dell'aiuto di qualcun altro.
Fonte: Pubblicità Progresso
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