Donne, sta arrivando... Cicciobello!

Ammissione di colpevolezza: da piccola anche io ho avuto il mio Cicciobello. Lo chiesi in regalo a Babbo Natale. Penso che quello sia stato l'unico anno in cui scrissi una letterina: in Babbo Natale io non c'ho mai creduto ma, per avere il bambolotto che gattonava, ricorrere al grassone era l'unica soluzione. Mia madre non me l'avrebbe mai comprato.
Santa donna mia madre: mi ha cresciuta senza mai obbligarmi a vestire i panni della principessa a carnevale, senza mai farmi treccine con i fiocchi, senza raccontarmi la storiella che i bambini nascono sotto i cavoli. E allora perchè mai quella volta decise di assecondare la mia falsa-credenza in Babbo Natale? Proprio lei che mi aveva insegnato che i regali, oltre ai genitori, al massimo li fanno i nonni e i parenti più stretti. Davvero non saprei dire chi l'abbia spinta verso l'insano gesto. Fatto sta che quella volta io ebbi il mio regalo ma non ne fui affatto soddisfatta.
E come darmi torto? Ero una bambina ma non per questo stupida: in poco tempo mi sbarazzai di quell'ammasso di plastica con la testa più grande del corpo e che al posto del cuore (ma trapiantate dentro la schiena) aveva due grosse pile che probabilmente ora sono anche fuori commercio.
Da allora di anni ne sono trascorsi parecchi e pensavo di essermi finalmente liberata dall'incubo del biondino tarchiatello che la notte - chissà perchè! - si animava da solo e cominciava a piangere... E invece no. Oggi che ti scopro navigando in Rete? Che Giochi Preziosi, siglato l'accordo nel 2005 con Dolce&Gabbana (poi non dite che non è vero che sono sempre loro!), oggi può "vantarsi" di vedere il suo figlioccio fotografato sulle t-shirt da donna dei due stilisti (qui il comunicato).
Il 6 maggio, Festa della mamma, si avvicina. Potrei anche vendicarmi di quel regalo mancato comprando una maglietta... ma io non porto rancore (e neppure ho tanti soldi da spendere!)!

Via Stylosophy