Ancora una volta Torino si prepara per un evento straordinario: le Universiadi - Winter Universiade Torino 2007.
L'universiade nasce in Italia da un'idea di Primo Nebiolo che dopo aver assistito a Parigi nel 1957 alla settimana internazionale dello sport universitario ha ipotizzzato una manifestazione polisportiva sulla falsa riga delle Olimpiadi.
IL LOGO
Il Logo è stato realizzato da Raffaela Cardia, giovane architetto torinese, ed è stato selezionato tramite concorso nel 2003. Questi i significati che l’autrice ha riposto nel suo lavoro e che il Comitato ha condiviso:
Un logo per un evento legato a Torino deve contenere il richiamo alla città e all’evento insieme. Il legame alla città può essere espresso attraverso i suoi simboli culturali più consolidati o meglio ancora attraverso i valori che la città porta con sé, la tradizione tecnologica che l’industria ha sviluppato, la cultura politecnica. E ancora deve essere capace di raccontare un mondo articolato e complesso e permetta un azione di identificazione e riconoscimento dell’evento attraverso un segno.
Un logo per un evento legato a Torino deve contenere il richiamo alla città e all’evento insieme. Il legame alla città può essere espresso attraverso i suoi simboli culturali più consolidati o meglio ancora attraverso i valori che la città porta con sé, la tradizione tecnologica che l’industria ha sviluppato, la cultura politecnica. E ancora deve essere capace di raccontare un mondo articolato e complesso e permetta un azione di identificazione e riconoscimento dell’evento attraverso un segno.
U come universiade. “U” come origine di tutto. E il logo vi nasce intorno e forse è un tutt’uno con essa.
L’origine ? creare un modulo. Un elemento che ripetuto abbinato e fuso definisse una lettera e una serie di significati.
L’origine è il modulo: il punto e l’elemento di partenza. Prima la rappresentazione in piano poi la deformazione per conferire un certo dinamismo un moto o una certa propensione al moto.
E’ un elemento descrittivo e simbolico. Allude alla neve (che scende a fiocchi). Alla rappresentazione della tecnologia - l’immaginario tecnologico vive di punti (i pixel). Alla grafica che pervade certe tendenze in ambito sportivo (mondo snowboard). Un rimando “soft” non urlato. Ma soprattutto duttile aperto flessibile.
IL MOTTO
Il ritmo del cuore di migliaia di ragazzi che batte fortissimo.
Il suono del loro entusiasmo che invade le strade.
I colori del mondo che trasformano il bianco della neve.
L’Universiade 2007 è tutto questo.
E’ CRAZY 4 U.
CRAZY= sta come follia nel senso più gioioso e positivo del termine
4= sta come il numero delle Universiadi svolte in Italia
U= sta come Università, giovani formati per il futuro nel lavoro
Questo il calendario delle gare dal 17 al 27 Gennaio: clicca qui
3 commenti:
mi spiace che tu abbia scritto e "pubblicizzato" le universiadi.
purtroppo, da torinese, posso solo constatare e affermare quanto la gestione dell'evento sia malata. marchette agli amici, multinazionali chiamate come sponsor, nessuna promozione sul territorio e... crazy4u, una società di organizzazione eventi che ha gestito il marketing nel mondo universitario gestendo soggetti e realtà che nulla avevano con questo. siamo 100.000 universitari in piemonte. puoi verificare quanto sia passato il messaggio, quanta ricaduta abbia avuto la pubblicità delle serate crazy4u e del messaggio sportivo.
peccato, occasione persa
Caro anonimo lanciare il sasso e nascondere la mano non è professionale, il mio lavoro non è il mio blog; il mio blog è una passione che seguo negli orari più assurdi, pertanto scusami se ti rispondo solo ora, ma solo ora ho letto il tuo commento.
In merito a ciò che hai commentato sono dispiaciuto, io adoro la comunicazione e quando c'è qualcosa che non va mi dispiace anche perchè non abbiamo in Italia tante possibilità di promuovere eventi di un certo calibro. Non sono qui a risponderti per prendere le difese di qualcuno, anzi colgo l'occasione del tuo commento per curiosare e come dici te "verificare" il numero dei passaggi del messaggio e per quanto riguarda la pubblicità delle serate crazy4u e del messaggio sportivo sono gli utenti a dirlo. Io anche volendo, e vorrei, potrei esprimere un mio giudizio per ora; nel caso in cui avessi dei dati attendibili per poter esporre una concreta analisi, sia buona che meno buona, stai sicuro che lo farò.
Nel mentre cercherò di approfondire quanto tu mi hai scritto su questo post.
Sono il solo a pensare che il logo e la grafica in generale scelta per le universiadi siano la conseguenza di quella tragica cultura degli architetti del XX° secolo, per cui una cosa deve essere insostanziale e non deve comunicare NULLA all'utente medio, per essere considerata "bella"?
Io non sono per niente in accordo con questo modo di vivere l'arte e la grafica in generale.
Ci sono anche oggi ottimi artisti visionari e che sanno disegnare e creare qualcosa che "ispira" anche l'animo più insensibile. Arte deve essere COMUNICAZIONE e non si comunica solo con "la gente di cultura", ma con la massa, dato che è questa che viene bombardata dai nostri messaggi, siano loghi o palazzi o quadri.
Progettiamo per fare vivere meglio tutti, per creare del "bello", e non SOLO per mandare un messaggio criptato a pochi adepti.
Le cattedrali gotiche erano messaggi criptati ai massimi livelli, eppure godevano di una fruibilità e apprezzabilità anche presso "la massa", la gente, i nostri fratelli per cui progettiamo.
Il 70-80% dei progetti moderni NON lo è. Restano criptati, leggibili solo agli occhi degli adepti, e spesso sostanzialmente BRUTTI.
Brutto è il logo dell'universiade, orrendi i cartelloni gialli fosforescenti, un pugno nell'occhio, sparsi per la città.
Diciamocelo, addirittura P.zza Vittorio era quasi più bella con le auto parcheggiate che con gli orripilanti panettoni di cemento e quelle 4 vasche di fiori mal posizionate e brutte, che evidentemente qualche società "ammanicata" produce e deve smerciare alla città visto che nessun altro le comprerebbe.
E mi stupisco sempre che dagli Architetti nascano sempre queste iniziative di dirigere la città verso l'ORRORE.
Si, perchè come la massa degli architetti degli anni 20 e poi 50 sono oggi disprezzati dagli architetti moderni per le brutture che hanno ingenerato sul tessuto urbano nazionale, gli stessi geni che li disprezzano stanno creando brutture simili, convinti che il LORO messaggio sia quello corretto.
L'unico messaggio corretto viene dal CUORE e colpisce al cuore, viene capito dalla massa ed apprezzato da chiunque. Ogni altro messaggio può essere un divertissment ma non è giusto che venga elevato a "moda" e a direzione dello spazio in cui viviamo, altrimenti fra 10 anni saremo di nuovo a dirci quanto è brutta la città nelle aree nuove.
E se avete dubbi, fatevi un giro per corso Mediterraneo e chiedetevi se vorreste vivere in una casa che davanti alla finestra ha un balcone che è una cornice di cemento che occlude la vista e trasforma il balcone in un loculo...in una casa brutta da vivere, ed oggettivamente alla fine brutta da vedere.
Non bastano quattro pali, un po' di materiali moderni e una frase di giustificazione per creare qualcosa di bello, se non tocca l'animo, se crea anche solo in 50 persone repulsione, abbiamo peggiorato l'ambiente in cui viviamo, e non migliorato. E quelle aree saranno le future aree degradate della città.
Perchè gli architetti non impareranno MAI e criticano gli esempi del passato senza occhio critico per il presente?
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