E' SpotAnatomy ha pubblicare la news che la campagna dell'Uaar, di cui si era tanto parlato in queste ultime settimane, non si fara' piu'.
Questo cio' che afferma la Uaar nel promuovere la propria campagna (con relativa raccolta fondi, che al 21/01/2009 ha raccolto in totale circa 21.000 euro!?!?!): "L’idea dei bus - atei - è stata della British Humanist Association, ed è stata poi ripresa negli Stati Uniti, in Australia, in Spagna. È ora venuto il momento dell’Italia: l’UAAR è pronta a fare la sua parte in questa iniziativa ormai mondiale di promozione dell’incredulità.
«La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno». Il messaggio scelto dall’UAAR è stato ideato in Italia: è un messaggio che vuole invitare a riflettere, con l’aggiunta di un pizzico di fiducia e ottimismo in chiave umanista. Un messaggio che vuole evidenziare la praticabilità di un’etica senza dogmi, in un Paese dove da ogni parte si avverte la pervasività della presenza cattolica. (leggi tutto l'articolo)
La decisione e' stata presa da Igp Decaux, concessionaria milanese responsabile degli spazi pubblicitari sugli autobus dell’Amt nel capoluogo ligure, che l'ha giudicata contraria al Codice di Autodisciplina Pubblicitaria in quanto il messaggio "la cattiva notizia è che dio non esiste. quella buona è che non ne hai bisogno" è stato considerato lesivo del combinato di due punti, gli articoli 10 e 46 del Codice, ossia quelli che riguardano le “Convinzioni morali, civili e religiose e la dignità delle persone” e gli “Appelli al pubblico”.
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