PARTE I
Non so se molti se ne sono accorti, ma tra la fine del 2005 e gli inizi del 2006 si è assistito ad un forte incremento di collegamenti, soprattutto in Italia, con gli anni '50-'60-'70.
La domanda più ovvia ma anche la più scontata è il PERCHE':
- forse perchè stiamo esaurendo le idee?
- forse perchè il mercato è saturo?
- forse perchè c'è la crisi che incombe?
- forse perchè si sta aspettando non si sa cosa?
- forse perchè stiamo tutti elaborando nuove idee, nuove strategie?
- forse perchè molti si sono arresi?
- forse perchè per paura di .......... meglio aspettare che rischiare?
- forse perchè meglio vedere gli altri cosa fanno?
- forse perchè ci sono meno fondi per nuovi progetti?
- forse perchè i primi tagli sulle spese sono proprio quelli dei nuovi progetti?
- forse perchè meglio realizzare che inventare?
- forse perchè non cìè più spazio per tutti?
- forse perchè meglio un uovo oggi che una galina domani?
Io non lo so, o per lo meno non lo dico, ma una cosa è certa: oggi è meglio approfondire strade già percorse piuttosto che buttarsi "alla cieca" a promuovere nuove idee e nuove prospettive quando nessuno effettivamente le prende in considerazione.
In ogni caso gli anni passati hanno insegnato molto, ma non troppo, e così il revival di quegli anni va per la maggiore.
Uno a caso è l'Europeo che nell'ultimo numero ha lanciato "Gli anni della riscossione - dalla guerra al miracolo" (1945-1960).
Un altro a caso è l'Istituto Luce che ha deciso di mettere on line (www.luce.it) più di tre milioni di fotografie dell'archivio dell'Istituto; materiale storico sull'Italia dal '900 ai giorni nostri.
Un tema poi ancora più rumoroso riguarda il problema pensionistico mondiale: si sono mangiati i fondi di tutti e sembra che sia quasi una cosa normale. SPAVENTOSO!!
I baby boomers nel mondo sono milioni, 78 milioni in America e più di 17 milioni in Italia (www.babyboomers.it), per non parlare poi dei baby boomers degli altri Paesi; certo è che non tutti se la passano male e soprattuto i baby boomers a prescindere dal problema pensionistico.
Meditando su questa breve panoramica globale mi rendo conto che il mercato è in crisi e questo è indiscutibile, ma quello che ci spaventa più di tutto è il fatto che non ci sia una chiara direzione per la risoluzione delle problematiche che oggi viviamo; si c'è qualcosa che si uove in sottofondo, ma l'impressione che si ha è che ognuno si stia facendo "gli affari propri" a discapito delle generazioni future.
Non so se molti se ne sono accorti, ma tra la fine del 2005 e gli inizi del 2006 si è assistito ad un forte incremento di collegamenti, soprattutto in Italia, con gli anni '50-'60-'70.
La domanda più ovvia ma anche la più scontata è il PERCHE':
- forse perchè stiamo esaurendo le idee?
- forse perchè il mercato è saturo?
- forse perchè c'è la crisi che incombe?
- forse perchè si sta aspettando non si sa cosa?
- forse perchè stiamo tutti elaborando nuove idee, nuove strategie?
- forse perchè molti si sono arresi?
- forse perchè per paura di .......... meglio aspettare che rischiare?
- forse perchè meglio vedere gli altri cosa fanno?
- forse perchè ci sono meno fondi per nuovi progetti?
- forse perchè i primi tagli sulle spese sono proprio quelli dei nuovi progetti?
- forse perchè meglio realizzare che inventare?
- forse perchè non cìè più spazio per tutti?
- forse perchè meglio un uovo oggi che una galina domani?
Io non lo so, o per lo meno non lo dico, ma una cosa è certa: oggi è meglio approfondire strade già percorse piuttosto che buttarsi "alla cieca" a promuovere nuove idee e nuove prospettive quando nessuno effettivamente le prende in considerazione.
In ogni caso gli anni passati hanno insegnato molto, ma non troppo, e così il revival di quegli anni va per la maggiore.
Uno a caso è l'Europeo che nell'ultimo numero ha lanciato "Gli anni della riscossione - dalla guerra al miracolo" (1945-1960).
Un altro a caso è l'Istituto Luce che ha deciso di mettere on line (www.luce.it) più di tre milioni di fotografie dell'archivio dell'Istituto; materiale storico sull'Italia dal '900 ai giorni nostri.
Un tema poi ancora più rumoroso riguarda il problema pensionistico mondiale: si sono mangiati i fondi di tutti e sembra che sia quasi una cosa normale. SPAVENTOSO!!
I baby boomers nel mondo sono milioni, 78 milioni in America e più di 17 milioni in Italia (www.babyboomers.it), per non parlare poi dei baby boomers degli altri Paesi; certo è che non tutti se la passano male e soprattuto i baby boomers a prescindere dal problema pensionistico.
Meditando su questa breve panoramica globale mi rendo conto che il mercato è in crisi e questo è indiscutibile, ma quello che ci spaventa più di tutto è il fatto che non ci sia una chiara direzione per la risoluzione delle problematiche che oggi viviamo; si c'è qualcosa che si uove in sottofondo, ma l'impressione che si ha è che ognuno si stia facendo "gli affari propri" a discapito delle generazioni future.
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