Fonti autorevoli, l'IAP (Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria), comunicano l'ennesima operazione di controllo nei confronti della società di telefonia mobile H3G spa.
A quanto pare la guerra fra titani è sulla realizzazione degli spot pubblicitari che Tre avrebbe pubblicizzato non mantenendo quella che viene comunemente denominata l'etica professionale.
In una pronuncia del 16.12.2005 la società Vodafone Omnitel denuncia la società H3G che nel prodotto offerta "Strepitoso Natale Tre" con il messaggio pubblicitario televisivo"...se passate a Tre mantenete il vostro numero, il videofonino vi costa massimo 9 euro...Al massimo, mica a partire da ........ come .............." avrebbe violato le regole. Il Giurì, esaminati gli atti e le parti ha dichiarato che la pubblicità in esame non era conforme all'Art.2 del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria, e ne dispose la cessazione; dispose inoltre che della decisione venga data notizia al pubblico mediante la pubblicazione sul Corriere della Sera a spese della parte ricorrente.
Questo invece è quanto accaduto pochi giorni fa.
Il 30 Gennaio 2006, sempre la società Vodafone Omnitel si pronuncia contro H3G: la società Vodafono Omnitel avrebbe denunciato l'offerta del videofonino "Motorola RAZR V3x" con il messaggio pubblicitario televisivo "passa a 3 e prendi un Motorola V3x a 49 euro". Anche stavolta il Giurì esaminati gli atti e sentite le parti ha dichiarato che la pubblicità in esame non è conforme all'Art. 2 (lo stesso della volta precedente...!!) del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria, e ne dispone la cessazione.
L'articolo 2 dice esattamente quanto segue:
ART. 2: Pubblicità ingannevole
"La pubblicità deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l'identità delle persone rappresentate, i premi o riconoscimenti."
Fonte: IAP
A quanto pare la guerra fra titani è sulla realizzazione degli spot pubblicitari che Tre avrebbe pubblicizzato non mantenendo quella che viene comunemente denominata l'etica professionale.
In una pronuncia del 16.12.2005 la società Vodafone Omnitel denuncia la società H3G che nel prodotto offerta "Strepitoso Natale Tre" con il messaggio pubblicitario televisivo"...se passate a Tre mantenete il vostro numero, il videofonino vi costa massimo 9 euro...Al massimo, mica a partire da ........ come .............." avrebbe violato le regole. Il Giurì, esaminati gli atti e le parti ha dichiarato che la pubblicità in esame non era conforme all'Art.2 del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria, e ne dispose la cessazione; dispose inoltre che della decisione venga data notizia al pubblico mediante la pubblicazione sul Corriere della Sera a spese della parte ricorrente.
Questo invece è quanto accaduto pochi giorni fa.
Il 30 Gennaio 2006, sempre la società Vodafone Omnitel si pronuncia contro H3G: la società Vodafono Omnitel avrebbe denunciato l'offerta del videofonino "Motorola RAZR V3x" con il messaggio pubblicitario televisivo "passa a 3 e prendi un Motorola V3x a 49 euro". Anche stavolta il Giurì esaminati gli atti e sentite le parti ha dichiarato che la pubblicità in esame non è conforme all'Art. 2 (lo stesso della volta precedente...!!) del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria, e ne dispone la cessazione.
L'articolo 2 dice esattamente quanto segue:
ART. 2: Pubblicità ingannevole
"La pubblicità deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l'identità delle persone rappresentate, i premi o riconoscimenti."
Fonte: IAP
4 commenti:
Ciao Leonardo,
le compagnie telefoniche non sembrano avere eguali [se escludiamo finanziarie e banchieri] nella scorrettezza delle loro azioni promo-comunicazionali.
La lorocomunicazio è, comunque, dirompente la diffusione della scorrettezza della stessa molto meno; fossi dello IAP ci rifletterei.
Un abbraccio
Mi trovi pienamente d'accordo.
Il problema è che, visto che solo i grandi stanno facendo da padroni nella comunicazione, non trovano ostacoli nelle loro campagne, e si trovano di conseguenza ad agire come meglio credono.
In merito allo IAP non possono far altro che interrompere le campagne invece di prendere delle azioni più incisive.
Inserire nella "sanzione" obbligare alla pubblicazione della sentenza sui principali quotidiani nazionali non potrebbe eessere un idea per lo IAP?
Se non sbaglio sono già obbligati a farlo, ma come puoi constatare è una notizia che passa inosservata....
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