La pubblicità che ipnotizza (Roba da Crazy!)

Si fa un gran parlare della funzione della comunicazione pubblicitaria, delle strategie di marketing, dell'invasività di continue violazioni della privacy congeniali alle strategie d'azienda ma un pò(?) meno ai clienti.
E c'è di più, si discute di voler recuperare la relazionalità col consumatore, anzi, si predica che a questi venga restituito uno statuto umano, che gli sia riconosciuta l'individualità e che ci si rivolga come ad un interlocutore e non ad un soggetto passivo ed inerme.
Si sono condotte lotte di giudizio e di valore contro i cosiddetti persuasori occulti ma, come spesso accade, a nulla è valso tutto questo.
Perchè? Perchè se navigando in Rete mi trovo a leggere dell'esistenza di un sistema, il TABANAR (Targeted Advertising Based on Audience Natural Response), in grado di catturare i movimenti delle persone, anche quando si aggirano frettolosamente tra gli scaffali dei supermercati, per poi proiettare su uno schermo il commercial del prodotto verso il quale si è mostrato interesse ... bè mi arrendo! Probabilmente non ho davvero capito nulla!
Sarà pure un metodo per mostrare ai consumatori solo quello che sarebbero intenzionati a vedere, ma la promessa di restituire utilità ai messaggi pubblicitari troppo schiacciati dai "rumori di fondo", come la manterranno?
Vero è che nel far la spesa la democrazia del telecomando non esiste, ma nulla impedisce alle persone di girare i tacchi e cambiare supermercato.
Ad ogni modo, staremo a vedere!